Ci sono studi e documenti sulla prevenzione dei rischi...

2023-02-05 17:26:52 By : Ms. Anna An

Un nuovo documento dell’Inail presenta un’analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali e propone anche delle idonee misure di prevenzione. Focus sui rischi nelle attività di manutenzione delle attrezzature di lavoro e nei lavori in quota.

Roma, 19 Gen – Malgrado le industrie di lavanderia forniscano uno dei servizi collettivi più indispensabili della nostra società – a supporto di diverse realtà produttive, ad esempio il comparto ospedaliero e quello ricettivo - queste realtà lavorative sono poco conosciute in materia di salute e sicurezza sul lavoro e persiste una “carenza di studi a carattere igienistico- industriale dedicati al settore”.  

A ricordarlo in precedenti studi e a confermarlo con una recente pubblicazione è l’ Inail che ha deciso di “aggiornare lo studio sui rischi lavorativi delle industrie di lavanderia” effettuato precedentemente da un gruppo di lavoro Inail (Brusco et al., 2011).

Il nuovo lavoro “Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali” - realizzato da Contarp e CSA (Consulenza statistico attuariale) dell’Inail (CSA) in collaborazione con Assosistema Confindustria - aggiorna e approfondisce la precedente pubblicazione e non solo si sofferma sulla descrizione dei processi di lavoro e sui rischi e le possibili misure di prevenzione, ma descrive anche il fenomeno infortunistico e tecnopatico dal 2016 al 2021.

Ci soffermiamo oggi sulla presentazione del documento con un breve approfondimento dei rischi connessi alla manutenzione delle attrezzature.

L’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:

Il documento - curato da Adelina Brusco (Inail, CSA), Alessandra Menicocci, Francesca Romana Mignacca e Federica Venanzetti (Inail, Contarp) con la collaborazione di Lorenzo Florindi e Laura Lepri (Assosistema Confindustria) e Patrik Masieri (Servizi Ospedalieri) – si sofferma sui molti rischi a cui possono essere esposti i lavoratori delle lavanderie industriali, con particolare riferimento al rischio biologico, al rischio chimico, alla movimentazione manuale dei carichi e ai campi elettromagnetici.

In questa breve presentazione del nuovo documento Inail ci soffermiamo sui rischi nelle attività di manutenzione delle attrezzature di lavoro e nei lavori in quota.

La pubblicazione ricorda che il d.lgs. 81/2008 prevede “sia come misura generale di tutela sia come misura specifica che il datore di lavoro sottoponga ‘i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi a regolare manutenzione tecnica affinché vengano eliminati i difetti che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori’ e definisce come attrezzatura di lavoro ‘qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro’”.

E come ricordato in diversi articoli l’attività di “manutenzione” comprende una vasta gamma di attività quali “l’ispezione, il collaudo, la sostituzione di parti usurate o rotte, la lubrificazione e le operazioni di pulizia, che comportano il montaggio e lo smontaggio parziale o totale dell’attrezzatura di lavoro”.

Chiaramente le attività di manutenzione possono esporre i lavoratori a varie tipologie di rischi.

Inoltre si ricorda che nel caso dei lavori svolti in quota “le attrezzature di lavoro, quali scale e piattaforme elevabili, devono rispondere ai requisiti previsti dal d.lgs. 81/08, Titolo IV, Capo II, artt. 111, 113 e all’allegato XX”. Ed è importante accertarsi che “anche i lavoratori delle ditte appaltatrici utilizzino per lavori in quota, quali ad esempio i lavori di manutenzione dei tetti dei capannoni, sistemi di protezione contro le cadute dall’alto, come guide o linee vita, installate a regola d’arte, regolarmente manutenute e soggette alle verifiche periodiche di cui all’allegato VII del d.lgs. 81/08”. E altresì importanti sono “l’esistenza e il rispetto delle procedure di sicurezza previste per l’accesso alle coperture e la formazione specifica dei lavoratori sull’utilizzo dei DPI anticaduta”.

Veniamo ad alcune indicazioni per migliorare la prevenzione e tutela dei lavoratori.

Innanzitutto si ricorda l’importanza del coinvolgimento dei lavoratori nell’intero processo di gestione delle attività manutentive, coinvolgimento che “ha inizio col processo di valutazione dei rischi, prosegue con la pianificazione degli interventi di manutenzione e ha tra i suoi obiettivi sia la riduzione dei fattori di stress, che la messa a punto delle procedure di lavoro e di un sistema di comunicazione chiaro ed efficace tra la dirigenza e il personale lavoratore, che coinvolga anche le ditte operanti in appalto”.

In considerazione che l’obiettivo delle attività di manutenzione è il “mantenimento nel tempo dei requisiti essenziali di sicurezza delle attrezzature di lavoro”, può essere utile “l’adozione di un sistema di gestione che pianifichi gli interventi di manutenzione ordinaria, verifichi le competenze del personale coinvolto nelle attività di manutenzione, programmi una formazione e informazione tale da garantire capacità professionali commisurate alle attività svolte e aggiornate in merito all’evoluzione tecnologica”.

Si indica poi che, nel caso di lavori in quota nei quali si utilizzino scale portatili, “è molto importante effettuare un esame a vista della scala prima dell’utilizzo per accertare che nessun elemento sia mancante, che la scala appoggi su un supporto stabile, immobile e resistente, di dimensioni adeguate alla grandezza della scala, in modo da garantire la posizione orizzontale dei pioli/gradini. Nel caso di scale composte da due o più elementi innestati l’uno sull’altro, è necessario verificare il fermo reciproco dei vari elementi e che nessun lavoratore si trovi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale. Una persona da terra dovrebbe esercitare una continua vigilanza sul lavoratore che utilizza la scala”.

Inoltre durante l’utilizzo “il lavoratore è tenuto a indossare scarpe atte a garantire un appoggio sicuro sui pioli/gradini e a verificare che nelle immediate vicinanze e in alto non ci siano pericoli, quali linee elettriche in tensione, parti elettriche non adeguatamente protette contro i contatti diretti e/o aperture nel vuoto (Amicucci et al., 2019)”.

Rimandiamo alla lettura integrale della pubblicazione Inail “Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali”, che si sofferma su molti altri rischi per i lavoratori, e riportiamo, in conclusione, l’indice.

2. Descrizione dei processi delle lavanderie industriali

2.7 Ulteriori reparti specifici di una lavanderia

2.8 Altre attività delle lavanderie industriali

2.8.2 Attività di sterilizzazione del tessile operatorio

2.8.3 Attività di sterilizzazione dello strumentario chirurgico

3.1.1 Il rischio biologico nelle lavanderie industriali

3.1.3 Misure di prevenzione e protezione

3.1.4 Il controllo della biocontaminazione: la norma UNI EN 14065:2016

3.2.1 Agenti chimici utilizzati per il lavaggio, la decontaminazione e la sterilizzazione

3.2.2 L’uso dell’ossido di etilene per la sterilizzazione

3.2.3 Misure di prevenzione e protezione

3.3 Rischi legati alle attività di movimentazione manuale dei carichi

3.3.1 Le attività di movimentazione nelle lavanderie industriali

3.3.2 Rischi legati all’assunzione di posture incongrue

3.3.3 Misure di prevenzione e protezione

3.4 Rischio da esposizione a campi elettromagnetici

3.4.2 L’utilizzo dei Tag nelle lavanderie industriali

3.5 Rischio nelle operazioni di manutenzione delle attrezzature di lavoro e nei lavori in quota

3.5.1 Misure di prevenzione e protezione

4. Analisi del fenomeno infortunistico e tecnopatico nelle lavanderie industriali italiane nel quinquennio 2016 – 2020 e primi dati del 2021

4.1 Le aziende assicurate e gli addetti

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail, Consulenza Statistico Attuariale – CSA, Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione – Contarp, “ Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali”, documento realizzato in collaborazione con Assosistema Confindustria, curato da Adelina Brusco (Inail, CSA), Alessandra Menicocci, Francesca Romana Mignacca e Federica Venanzetti (Inail, Contarp) con la collaborazione di Lorenzo Florindi e Laura Lepri (Assosistema Confindustria) e Patrik Masieri (Servizi Ospedalieri), Collana Salute e Sicurezza, edizione 2022 (formato PDF, 14.13 MB).

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